05 marzo, 2010

UOMO E DONNA ONNIPOTENTI


Perché ambedue sono stati fatti ad immagine e somiglianza dello Stesso Dio Creatore.

Non esiste alcuna differenza comportamentistica costituzionale tra uomo e donna. Ambedue sono fatti ad immagine e somiglianza dell’Unico Dio Onnipotente Creatore (dal Genesi) che esprimono attraverso la individuale specifica costituzione fisica.

È su questo principio che si fonda la parità tra donna e uomo; anzi il concetto stesso di parità è mortificante sia per la donna, sia per l’uomo.

Infatti tra esseri, tra componenti o realtà essenziali non si instaura mai un rapporto di forza, comunemente affermato da” primo” e “secondo”, e nemmeno se affermato da “uguale”, perché anche il concetto di uguaglianza mortifica l’individualità, la specificità e la stessa essenzialità.

È anche scorretta e sbagliata l’affermazione che lo spirito è più importante dell’anima e viceversa.

Oppure squalificare il materialismo rapportato con lo spiritualismo, o squalificare – l`empirismo rapportato con l’idealismo – o viceversa. Perché si tratta sempre di elementi costituzionali del mondo in cui si vive.
Altrettanto è scorretta l’affermazione che il marito è più importante o ha più autorevolezza della moglie, e viceversa. Fortunatamente queste aberrazioni sono state cancellate dai codici civili e religiosi dove erano affermate.

È anche scorretto affermare che ambedue hanno uguale importanza. Fondamentalmente l’uomo (marito) è uomo e si comporta attraverso la propria individualità maschile (possibilmente onesta e corretta), come la donna(moglie) è donna e si comporta attraverso la propria individualità femminile (possibilmente onesta e corretta).

Pertanto uomo e donna hanno le stesse doti e gli stessi difetti e nell’ambito della vita di coppia la donna può adottare comportamenti difensivi di sé in occasione di eventuali comportamenti aggressivi o impositivi dell’uomo, il quale spesse volte mette in atto comportamenti autoritari. Infatti tra adulti la verità si propone, non si impone.

I rapporti di forza tra componenti essenziali all’interno di una entità unitaria (marito e moglie costituiscono l’entità unitaria del matrimonio e l’entità unitaria della famiglia) negano o producono sempre delle ingiustizie comportamentali estreme, che distruggono l’entità stessa da loro costituita.

Infatti il matrimonio non è e non deve essere fatto di dipendenza o di sottomissione e nemmeno di uguaglianze, perché l’amore creativo avviene tra diversi e non tra uguali, come i due poli opposti (+ e -; positivo e negativo, l’unione che avviene attraverso la tensione; sarebbe assurdo affermare che il + è più importante del –, o viceversa; ecc), mentre due poli uguali, nello stesso campo magnetico si respingono.

O almeno è importante anche difendere delle differenze all’interno dell’uguaglianza. Cioè: fare delle cose insieme non significa fare tutto insieme; avere delle idee in comune non significa avere tutte le idee in comune.

Semmai nella vita di coppia i comportamenti reciproci sono purtroppo reattivi ai tipi di comportamenti adottati dall’uno e dall’altro; agire in senso reattivo è spesso un male, perchè favorisce la perdita dell’autocontrollo.

Infatti molte volte ci si pente di come si ha reagito; mentre sarebbe importante agire in senso selettivo, perché è riflessivo ed è esercizio di autocontrollo, attraverso il quale difficilmente si sbaglia o si prendono decisioni che poi si rivelano sbagliate.

Circa l’onnipotenza divina, attraverso la quale l’uomo e la donna sono fatti ad immagine e somiglianza con il proprio Dio Creatore, è confermata dal Cristo, quando dice ”voi vi meravigliate che io guarisco i malati con la parola! Ma quello che faccio io lo potete fare anche voi, se aveste fiducia in voi stessi; anzi potreste dire quella montagna: spostati! che si sposta”.

Purtroppo è difficile credere e avere fiducia in noi stessi, ma i pochi (normalmente proclamati santi), che hanno creduto in se stessi e che hanno creduto nella presenza di Dio in se, attraverso l’immagine e somiglianza di Lui: hanno fatto ciò che noi chiamiamo “miracoli”.


Comunque potenzialmente tutti siamo onnipotenti come Dio è Onnipotente, capaci di fare tanto bene e purtroppo anche capaci di fare tanto male.

Purtroppo l’amore coniugale è percepito come dovere e limitazione della propria libertà, e la visione distorta e mortificante dovrebbe essere sostituita dalla visione di amore libero che lascia liberi, come Dio ha data la libertà all’uomo che ama, perché solo la libertà fa scoprire e scegliere la verità.

Con questa argomentazione e dimostrazione smentisco le alterazioni costituzionali che qualcuno pretende di affermare, senza alcuna dimostrazione.

Dott. G. Basso, psicologo