21 ottobre, 2008

L'Isolamento


Isolamento è il sinonimo di esclusione, segregazione, emarginazione, prigionia, ghettizzazione...è esattamente ciò che accade a chi è vittima dello Stalking!

Lo scopo del persecutore assillante è quello di affermare il pieno dominio sulla sua vittima controllandola, perseguitandola e distruggendola psicologicamente.

Lo stalker cerca di farle terreno bruciato intorno non soltanto adottando la violenza psicologica (spesso anche fisica e talvolta anche sessuale) ma anche attraverso la strategia dell'isolamento, che consiste nel minacciare, criticare e perseguitare gli amici, i familiari e tutte quelle persone che compongono il mondo della sua vittima, allontanandoli a poco a poco da lei.

Se la prende spesso anche con il nuovo partner perseguitandolo e minacciandolo o comunque sempre con lo scopo di allontanarlo dalla vita della sua preda.

Nei casi di stalkers più diplomatici, la strategia è meno diretta e più sottile. E sono i più difficili da smascherare in quanto generalmente siamo tutti portati a fidarci delle apparenze e non sospettiamo delle vere intenzioni che si celano dietro a questi soggetti.

A volte amici e conoscenti si allontanano volontariamente dalla vita della persona perseguitata o per timore del persecutore, o pensando che così facendo facilitano la sua vita, oppure per restarne semplicemente fuori.

In alcuni casi il persecutore arriva a diffamare la persona oggetto delle sue persecuzioni a mezzo web diffondendone i contatti, numero telefonico e foto intime allo scopo di isolarla, distruggerne l'immagine e la credibilità.

Il fatto triste è che spesso ci riesce perchè questo genere di persona - lo stalker - non manifesta inizialmente la sua natura distruttiva e quando la vittima, oramai coinvolta emotivamente, prende finalmente coscienza della realtà persecutoria in cui si trova, ha difficoltà ad uscirne fuori da sola.

La vittima non si sente nè capita nè protetta dalla giustizia, teme per l'incolumità sua e delle persone a lei care.

Occorrerebbe una interazione tra avvocati, psicoterapeuti, magistrati e forze dell'ordine i quali dovrebbero parlare tutti lo stesso linguaggio. E non sempre evidentemente questo si verifica, viste le ingiustizie e il numero di donne morte ammazzate. Almeno finora.


http://escialloscoperto.blogspot.com

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