28 aprile, 2009

Purchè non sia un Narciso


Secondo lo psicologo tedesco Stephan Lerner è il narcisismo, vale a dire l'eccessivo amore di sè, che ostacola l'individuo verso il raggiungimento della maturità sentimentale.

L'uomo e la donna lo manifestano in due diverse direzioni: l'uomo è un narcisista attivo, innamorato di sè, che dice "Io sono la star". La donna, narcisista passiva, si rispecchia nel suo uomo; il suo narcisismo trova appagamento nella frase "Io sono la donna della star".

L'uomo narcisista vede se stesso come il centro del mondo, mentre la vita della donna narcisista ruota intorno a un uomo che vede come il centro del mondo.

Lui è spavaldo e tende a sfuggire se qualcuno vuole impedirgli di prendersi la sua libertà. Lei tende a sottovalutarsi e ha paura della solitudine e dell'abbandono.

Da questi due brevi ritratti comprendiamo come anche il narcisismo sia un serio ostacolo alla disponibilità verso un rapporto d'amore maturo.

Il Narcisismo ha in questo senso effetti simili alla scarsa stima di sè. Il rapporto d'amore deve essere vissuto come evoluzione personale: chi vive in coppia deve essere pronto a uno sviluppo emozionale, a una crescita che modifichi i suoi punti deboli.

Il Narcisista, invece, come chi ha poca stima di sè, ha un atteggiamento fisso e rimane fermo allo stesso punto: il narcisista attivo vive per ammirare se stesso; la narcisista passiva si ammira tramite la persona che ha idealizzato; chi ha poca stima di sè continua a denigrarsi.

Gli individui che vivono queste situazioni si concentrano su se stessi in modo così intenso da non avere più niente da offrire a un partner.

Tratto da "Il partner giusto" di D. Tosi

10 aprile, 2009

Sono io, sono tornata


Da qualche tempo non scrivo più sul blog...praticamente da quando ho notato un'intrusione nel mio account personale.
Finora è stato - ed è tuttora - un momento negativo per me.

Ora sono qui, sono io e sono tornata.

Tralasciando i miei motivi personali, in questo periodo mi è capitato di vedere una cosa che mi ha molto colpita come donna e come cittadina italiana e di cui ora ti parlo.

In un programma televisivo serale, mi è capitato di vedere una causa avente come protagonista una povera donna che per quasi 25 anni aveva subito e sopportato dal suo convivente violenze e soprusi da far accaponare la pelle e che, continuamente minacciata da costui di essere uccisa insieme ai suoi figli, un giorno, forse stanca ed esasperata dalla situazione e per difendere se stessa e i figli, lo ha ucciso.

Ebbene, nonostante siano state ampiamente dimostrate sia le sevizie subite dalla donna, sia il cattivo carattere dell'uomo, i giudici l'hanno condannata a 14 anni di prigione. Se il convivente ottantenne l'avesse uccisa insieme ai suoi figli, molto probabilmente non sarebbe nemmeno andato in prigione.

Ho provato molta tristezza per questa donna che penso abbia agito così per spirito di sopravvivenza.

La giustizia sta davvero dalla parte delle donne?...

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Ma ci prendono in giro???




Quante volte leggiamo o sentiamo dire "sono poche le donne che denunciano le violenze e gli abusi subiti dagli uomini"...accompagnate da costose campagne per sensibilizzare e incoraggiare le donne a denunciare?

Ma dico, ci prendete in giro???

E' difficile ottenere giustizia in Italia e pare che la maggior parte dei reati commessi rimanga impunita.
Chi ha il coraggio di denunciare le violenze e gli abusi subìti viene tacciata, proprio da alcune di queste persone che predicano bene la lotta contro la violenza ma razzolano male perchè poi, nel privato, difendono gli stessi abusatori...
Ebbene, dicevo, sono proprio le stesse persone a tacciare le donne di essere "persecutrici" dei loro clienti.

E' solo un luogo comune che le associazioni femminili aiutano le donne in difficoltà e i servizi sociali le famiglie.

Senza tener conto delle difficoltà incontrate nel portare avanti una causa di maltrattamenti o di violenza scontrandosi con la diffidenza generale...


Ora io ti domando: hai mai provato a chiedere aiuto a qualche personaggio istituzionale o che si presenta comunque quale sincero e generoso aiuto alle donne in difficoltà?
Bene, io ti dico che se si tratta di un professionista che fiuta il fatto che non hai denaro da offrirgli, ti dirotta verso altri personaggi di sua fiducia perchè lui "non ha tempo da dedicarti".

Se invece si tratta di un personaggio istituzionale, beh, allora devi aver paura e stare molto più attenta perchè può distruggerti letteralmente la vita. Vuoi che ti faccia un esempio?
Prova a rivolgerti ai Servizi Sociali per difficoltà economiche o di accudimento dei tuoi figli minori...

Ma ci prendono in giro???

Sì, ci prendono in giro.
Una cosa è certa: laddove c'è un bisogno, un problema o una difficoltà, c'è un business.
I nostri problemi e le nostre difficoltà sono un dramma per noi e un'opportunità di guadagno per gli altri.
Disgraziatamente però, quando si finisce coinvolte in certi ingranaggi non se ne esce fuori più...

Inutile dire che maggiori sono le disponibilità economiche di cui si dispone, meno si corre il rischio di finire in questi circuiti di ingiustizia sociale.

Prima ci spingono a chiedere aiuto e poi ci abbandonano al nostro destino...quando non ci danneggiano addirittura!

Forza dunque, rimbocchiamoci le maniche senza chiedere aiuto a nessuno...



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