07 gennaio, 2009

Perseguitata dall’amica «Ti amo ma ti ucciderò»



Disposto il ricovero coatto in psichiatria per una quarantenne che, innamorata e gelosa dell’amica, da due anni la tormentava. Indagata dalla Procura per molestie
Indagata per molestie e sottoposta a un ricovero coatto in ospedale. Succede a una donna di quarant’anni, Maria, accusata di aver perseguitato per due anni la sua ex compagna, Cristina, trentenne, commerciante. Maria e Cristina sono le due protagoniste di una storia di stalking, tutta al femminile.

L’ultimo affronto una scritta gigantesca lasciata su una parete del negozio: «Ti amo, puttana». E poi l’auto del convivente presa a sprangate, mentre a bordo addirittura c’era un bambino Sul caso la procura ha aperto un fascicolo, con il sostituto procuratore Paola Calleri.

È una storia che parla di minacce continue, biglietti intimidatori, agguati. «Ti adoro, ma ti ucciderò», l’ultima promessa. Cristina ha capito in quel momento che la sua vita rischiava d’imboccare una spirale senza ritorno, “prigioniera” d’una donna che di lei diceva d’essere innamorata e di desiderarla; una vecchia amica, anche, conosciuta quand’era poco più che adolescente e ritrovata a distanza di qualche anno.

Davanti al suo caso - come spesso accade non essendo ancora stata approvata in via definitiva una legge specifica sulle molestie persecutorie - Procura e polizia si sono sentiti spesso impotenti. Finché, facendo leva sull’ubriachezza che spesso ha contraddistinto le azioni della quarantenne, nei giorni scorsi non è stato disposto il ricovero coatto in ospedale.

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2009/01/03/1101986252576-perseguitata-dall-amica-ti-amo-ma-ti-uccidero.shtml
03 gennaio 2009| Matteo Indice

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