29 gennaio, 2009

GRANDE GIORNO! Grazie, ministro Carfagna


Finalmente è arrivata la Legge!

APPROVATA LA LEGGE CONTRO LO STALKING
Roma - La Camera ha approvato il Ddl anti-stalking che istituisce il reato di atti persecutori, reato che prevede il carcere da 6 mesi a 4 anni e aggravanti di pena nel caso in cui il reato sia commesso ai danni di minori, disabili, o donne incinte. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Grande soddisfazione è stata espressa dal relatore del provvedimento, Giulia Bongiorno, che ha sottolineato, nell’intervento che ha concluso il dibattito, "la caratteristica essenziale di questo ddl: è stato condiviso".

Documento condiviso Il presidente della commissione giustizia lo ribadisce con forza: "Ho di fronte a me in sequenza - ha detto - i passaggi in commissione, dove ho visto i contributi del centrodetra e del centrosinistra, senza opposizioni nè veti. Sorprende invece che l’unica voce di dissenso provenga da chi non ha partecipato ai lavori della commissione". Giulia Bongiorno ha poi detto che "forse alcuni pensano che questa sia una legge di cui si poteva tranquillamente fare a meno. Non è così. Me ne sono accorta nella mia carriera di avvocato, quando 14 anni fa ho assistito una donna vittima di persecuzioni. La denuncia si è arenata nei tribunali e sapete che fine ha fatto quella donna? È morta vittima di stalking. Questa legge - ha proseguito la Bongiorno - ha una portata innovativa straordinaria: non è una legge contro il corteggiamento insistente, ma contro i persecutori insistenti. La donna molestata può, con questa legge, rivolgersi al questore e ricevere aiuto immediato".

Carfagna: "Grande giorno per il paese" Il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione alla camera del disegno di legge contro le molestie insistenti. "Oggi è un grande giorno per il paese e per la politica", ha dichiarato ai giornalisti a Montecitorio, "è una vittoria per il Paese". Ora, ha aggiunto, "mi auguro che la legge verrà approvata celermente in Senato e dal giorno dopo le donne avranno uno strumento in più per difendersi da comportamenti che rendono la loro vita un inferno".

Venti milioni per le vittime dello stalking Carfagna ha poi assicurato che "c’è un fondo di 20 milioni di euro "per le vittime dello stalking "a disposizione del ministero delle Pari opportunità". Già, ha detto, è stato completato un bando da 3 milioni e mezzo di euro "per sostenere i centri antiviolenza" che aiutano le donne. "Sarà mia cura ottenere altri fondi", ha promesso. Quanto ai recenti casi di stupri, "il governo ha dimostrato non solo di avere grande sensibilità, ma che si tratta di priorità da affrontare subito e con decisione".

Priorità dell'esecutivo Non a caso, ha ricordato, i disegni di legge sullo stalking e la violenza sessuale "sono stati approvati il 18 giugno in uno dei primi consigli dei Ministri" dell’esecutivo Berlusconi. È stato inoltre "siglato un protocollo d’intesa con l’arma dei Carabinieri per un gruppo di studio" sulle violenze contro le donne, ha sottolineato, e "protocolli con Milano e Roma per installare mille scatole rosa nelle auto di donne a rischio per gli orari in cui si spostano in macchina o le zone che devono frequentare". Dunque, ha insistito, "è un tema che ci sta molto a cuore".

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=324733


11 gennaio, 2009

07 gennaio, 2009

Perseguitata dall’amica «Ti amo ma ti ucciderò»



Disposto il ricovero coatto in psichiatria per una quarantenne che, innamorata e gelosa dell’amica, da due anni la tormentava. Indagata dalla Procura per molestie
Indagata per molestie e sottoposta a un ricovero coatto in ospedale. Succede a una donna di quarant’anni, Maria, accusata di aver perseguitato per due anni la sua ex compagna, Cristina, trentenne, commerciante. Maria e Cristina sono le due protagoniste di una storia di stalking, tutta al femminile.

L’ultimo affronto una scritta gigantesca lasciata su una parete del negozio: «Ti amo, puttana». E poi l’auto del convivente presa a sprangate, mentre a bordo addirittura c’era un bambino Sul caso la procura ha aperto un fascicolo, con il sostituto procuratore Paola Calleri.

È una storia che parla di minacce continue, biglietti intimidatori, agguati. «Ti adoro, ma ti ucciderò», l’ultima promessa. Cristina ha capito in quel momento che la sua vita rischiava d’imboccare una spirale senza ritorno, “prigioniera” d’una donna che di lei diceva d’essere innamorata e di desiderarla; una vecchia amica, anche, conosciuta quand’era poco più che adolescente e ritrovata a distanza di qualche anno.

Davanti al suo caso - come spesso accade non essendo ancora stata approvata in via definitiva una legge specifica sulle molestie persecutorie - Procura e polizia si sono sentiti spesso impotenti. Finché, facendo leva sull’ubriachezza che spesso ha contraddistinto le azioni della quarantenne, nei giorni scorsi non è stato disposto il ricovero coatto in ospedale.

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/genova/2009/01/03/1101986252576-perseguitata-dall-amica-ti-amo-ma-ti-uccidero.shtml
03 gennaio 2009| Matteo Indice