03 settembre, 2008

In ricordo di Antonella




Entrambe le protagoniste di queste due storie si chiamano Antonella e non hanno in comune soltanto il nome..

La prima, 18 anni, bionda, carina e con la passione per la musica. Antonella Ferro frequentava l'Istituto d'Arte di Sciacca quando morì.

Da qualche anno amava Mariano ma il loro rapporto si era rovinato a causa di un tradimento da parte di lui e Antonella lo aveva lasciato. Mariano Balistreri, sergente a Trento nel II Reggimento Genio Guastatori, non voleva rinunciare a lei e la tempestava di telefonate.

All'inizio l'aveva inutilmente pregata di ripensarci e poi l'aveva minacciata tanto che, il padre di Antonella, l'aveva denunciato ai carabinieri.

Data la distanza chilometrica tra i due ex fidanzati (uno in Trentino e l'altra in Sicilia) nulla lasciava presagire che Mariano stesse preparando l'omicidio.

Mariano, in licenza ordinaria per qualche giorno, quella mattina del 20 marzo 2000, si recò a Raffadali (Agrigento), paese di Antonella e attese sotto casa che lei uscisse, cosa che lei fece alle 7.30. Salita sul suo scooter, Mariano la colpì tre volte accoltellandola (una di queste al cuore), non dandole neppure il tempo di rendersi conto di ciò che le stava succedendo. Soccorsa dai suoi familiari, Antonella morì poco dopo durante la corsa in ospedale.

Mariano si costituì ai carabinieri dichiarando: "Continuava a respingermi, ma io l'amavo, non potevo vivere senza di lei".

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Antonella Russo ha lasciato un grande vuoto, soprattutto per la lezione di coraggio che ci ha dato. Lei, una ragazza di appena 23 anni, ha pagato con la vita il suo rifiuto alla violenza.

Quindici anni fa suo padre morì e lei, insieme alla sorella Milena e alla madre, strinsero un legame affettivo ancora più forte.

Quando la mamma di Antonella trovò un nuovo compagno, le due sorelle lo accolsero come uno di famiglia. Ma Antonio Carbonara diventò col tempo sempre più violento con la sua mamma e questo Antonella non poteva sopportarlo, sentiva che doveva proteggerla.

Lei, così giovane, trovò la forza e la determinazione di cacciare di casa il Carbonara e di cambiare la serratura dell'abitazione. Andò anche a denunciarlo ai carabinieri per detenzione di un'arma da fuoco. Temeva per sua madre.

Così, quella mattina del 20/02/2007 a Solofra (Avellino), Antonella accompagnò la madre al lavoro molto presto e, ritornando verso casa, incontrò Carbonara che la fermò (forse credette che l'uomo volesse chiederle un chiarimento).

Invece Carbonara si avvicinò al finestrino dell'auto e le esplose quattro colpi di pistola, due dei quali alla testa. L'uomo non sopportava che quella ragazza così coraggiosa e forte potesse opporsi alla sua relazione con la madre.

Antonella era una ragazza che amava la vita, era gioiosa e stava per laurearsi. Il Rettore dell'Università che frequentava ha deciso di assegnarle la laurea ad honorem.

Il coraggio di Antonella ha commosso tutti. Laura Pausini (sua cantante preferita) le ha dedicato il concerto del 2 giugno. Numerose sono state le iniziative per ricordarla.

"Terra!", il settimanale del TG5, le ha dedicato uno speciale. Vedi video:
http://www.tg5.mediaset.it/video/2007/03/vedivideo_14203.shtml


Visita il sito di Antonella www.antonellarusso.com, una ragazza davvero unica.

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