12 luglio, 2009

STALKING: CARFAGNA, COSI' LAVORIAMO INSIEME A TASK FORCE CARABINIERI


(ASCA) - Roma, 10 lug -

Ci sono il sociologo, la psicologa e la biologa. E poi gli esperti di statistica, informatica, criminologia: in tutto sette donne e sei uomini che compongono la task force dei carabinieri contro lo stalking, varata tre mesi fa e voluta dai ministeri di Pari Opportunita' e Difesa.


Ancora presto per i bilanci, ma il ministro delle Pari Opportunita' Mara Carfagna, nell'intervista a ''Gente'', in edicola sabato 11 luglio, spiega in che modo lavora questa squadra: ''La sinergia vede uno scambio reciproco di dati e segnalazioni. Il nucleo anti-stalking analizza le denunce raccolte a livello nazionale attraverso un'elaborazione scientifica dei dati e avvia una procedura di controllo su eventuali casi concreti segnalati al ministero. Quest'ultimo, a sua volta, si avvale delle competenze specifiche del nucleo quando tratta di casi di stalking denunciati sui media''.


L'obiettivo finale e' quello di delineare i contorni di un fenomeno ancora poco conosciuto, in modo da rendere possibile la definizione di una strategia di prevenzione. Cosa si puo' dire per adesso? ''Che lo stalker solitamente e' un incensurato'', precisa il comandante del nucleo Barbara Vitale, ''a volte con problemi psicopatologici, spesso con disturbi dell'attaccamento che gli impediscono di accettare la fine di una relazione, ma non e' la regola.


In altri casi, dietro gli atti persecutori, c'e' solo un fattore scatenante''. Capire cosa fa scattare quella molla e' la ragione per cui questi ragazzi analizzano dati e denunce ogni giorno, attenti a ogni singolo caso segnalato dai loro colleghi sul campo.


res-mpd/mcc/alf

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