02 luglio, 2009

Il caso Jucker


...
Beneficerà dell'indulto Ruggero Jucker, il figlio della ricchissima famiglia svizzero-milanese (Cotonificio Cantoni, Banca di Legnano) che nel 2005 uccise a freddo la fidanzata Alenja Bortolotto (26 anni).
In questo modo: a coltellate, dissezionò il corpo della ragazza e le strappò il fegato mentre era ancora viva.
Come ha confessato lui stesso, «fino ad ucciderla e praticamente di più».
Così, senza ragione: «per pura crudeltà e per menefreghismo», ha detto la madre della ragazza:
«è stata calpestata la dignità di un essere umano fino a fargli desiderare la morte».
Sospetto che questo individuo sia stato educato nella convinzione che quando si è ricchi si può fare quello che si vuole.
Infatti, il caro Ruggero era stato condannato a 30 anni; ma i suoi buoni avvocati, assoldati dai soldi della famiglia, hanno fatto il patteggiamento rinunciando al processo (perché si possa rinunciare a un processo per un flagrante omicidio, è un mistero della culla del diritto), sicchè la pena è stata ridotta a 16 anni.
In teoria, doveva restare in carcere fino al 2018.
Ma solo in teoria, perché intanto corrono le riduzioni e i vari benefici che la burocrazia giudiziaria non fa mai mancare ai delinquenti.
Ora, l'indulto dà un vantaggio decisivo al caro figlio di famiglia: altri tre anni in meno.
Nel 2010 sarà quasi certamente fuori.
Sei-sette anni per un omicidio gratuito ed efferato, è il massimo di giustizia che ci si possa aspettare in Italia.Il caso Jucker non è poi tanto estremo.

Maurizio Blondet
31/07/2006
http://www.effedieffe.com/rx.php?id=1333%20&chiave=La

Nessun commento:

Posta un commento