05 ottobre, 2007

IL SENSO DELLA VITA

"LA VITA è come una corsa in motocicletta: nessuno sa quanta benzina il destino ha messo nel nostro serbatoio...c'è chi nasce con il pieno e chi, senza saperlo, viene alla luce già in riserva...Ma che tu abbia il pieno o poche gocce di benzina, non importa...l'importante è andare al massimo ad ogni goccia..."

Questa bella definizione sulla Vita non è mia, ma mi piace citarla perchè assomiglia molto al mio personale modo di interpretare l'esistenza umana. La Vita per me è come una corsa sulla corriera, dove ciascuno di noi interrompe il proprio viaggio a sorpresa, nel momento in cui ci viene ordinato di 'scendere'.

Ma in qualunque modo interpretiamo la Vita, una cosa è certa: nessuno, a parte Dio, ha il diritto di togliercela.

Con questa definizione rivelo il motivo per cui ho deciso di aprire questo Blog. La morte improvvisa di un parente ad opera di un medico che gli ha somministrato una cura sbagliata e letale, è stata per me una doccia fredda. Ed è l'ultima di una serie di ingiustizie a cui ho assistito e che ho anche subito in questi ultimi anni.
E' di ingiustizie che voglio parlare in questo Blog..

Sogni, speranze, aspettative...una Vita andata in frantumi...In poco tempo questa persona così speciale se ne è andata tra atroci sofferenze causate da medicine sbagliate...con una umiltà che non ho mai conosciuto in nessun altro essere umano, chiedendo scusa persino alle infermiere per il 'disturbo' che dava loro, constatando quanto si dessero da fare nel cercare di tenerlo in vita...

Sentiva che sarebbe morto e che avrebbe dovuto lasciare per sempre i suoi tre adorati figli ancora adolescenti...

Per rispetto non cito il suo nome perchè, conoscendolo, non credo che avrebbe voluto essere pubblicizzato..

Alla sua famiglia non è rimasta neppure la consolazione che venga fatta giustizia..No, "ci vogliono troppi soldi per intentare una causa che dura tanto tempo...e poi chissà chi la vince...".

La verità è che 'se non sei nessuno', se non hai soldi per pagare fior di Avvocati, non hai nemmeno diritti.

Probabilmente non mi leggerà nessuno, ma non importa...

O forse al contrario, chissà, qualcuno lo farà e dirà che ci sono gruppi e associazioni che si occupano di questo problema. Sì, certo, ma gli avvocati te li devi pagare tu.

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