17 ottobre, 2007

Ingiustizie


Fin da piccoli siamo costretti a subire delle 'ingiustizie': il compagno d'asilo prepotente che ci strappa i giochi dalle mani, le punizioni e i 'no' dei nostri genitori alle nostre richieste, l'amico/a del cuore che tradisce la nostra fiducia, il maestro che dimostra apertamente di favorire un altro compagno mentre a noi non ci dà il giusto valore...e l'elenco delle ingiustizie che subiamo durante l’infanzia, potrebbe continuare all'infinito...

Ma una cosa è certa: quando saremo grandi, questo ce l'hanno insegnato i nostri genitori, la giustizia ci difenderà e ci tutelerà. "Se commetterai un reato, verranno le forze dell'ordine ad arrestarti e ti porteranno in prigione"...

Detto oggi, questo discorso suona come una barzelletta!...Cosa insegneremo ai nostri figli? Che violentare e uccidere non sono più un motivo sufficiente per andare in prigione?

E come si possono biasimare i ragazzi di oggi se 'non hanno più valori'? Conosco genitori che per denaro non guardano in faccia niente e nessuno...che valori possono insegnare ai loro figli queste persone? Si educa soprattutto con l'esempio..

L'unica 'pena' certa è quella che subiscono le vittime degli stupri e degli omicidi... le pene sono davvero irrisorie e non certe.

Sono stati scarcerati i due ragazzi che hanno ucciso il piccolo Renzo di 3 anni ed altri casi simili non fanno che lasciarci sgomenti...
Un tempo, chi uccideva, prendeva l'ergastolo, oggi non è neppure messo in prigione. In America c'è ancora la pena di morte e qui invece c'è la non punibilità...che paradosso!

Mi stupisce, quando leggo di persone che sono state condannate senza averne mai provato completamente la colpevolezza (non è stato ritrovato il corpo del reato), mentre poi, quando è certo al 100% che l’accusato è colpevole, viene lasciato libero!...

Ma perchè non si scende tutti in piazza a rivendicare pene molto più severe?

Nessun commento:

Posta un commento