22 agosto, 2008

In ricordo di Stella e Silvia



Silvia Mantovani era una bellissima ragazza di 28 anni di Parma. Sua unica "colpa" fu quella di aver voluto troncare la relazione che aveva con Aldo Cagna. Una relazione burrascosa e violenta durata anni e che aveva visto Silvia ricorrere più volte alle cure dell'ospedale per le percosse ricevute dal fidanzato.

Quattro anni fa Silvia decise di guardare al suo futuro, lasciò Aldo, s’impegnò negli studi e trovò un altro fidanzato. Ma Aldo non voleva far parte del suo passato, non voleva essere un semplice "ex". Voleva continuare a far parte della vita di Silvia, come se gli appartenesse, così iniziò a tormentarla e le giurò che prima o poi l'avrebbe uccisa per averlo lasciato.

Silvia e la sua famiglia presentarono diversi esposti e denunce alle forze dell'ordine nella speranza di ricevere tutela. Tutto inutile.

Una sera di settembre del 2006 Aldo (di famiglia agiata ma con precedenti penali), si appostò davanti alla ditta di pomodori di Martorano, dove la ragazza svolgeva lavori saltuari per mantenersi agli studi (le mancava l'ultimo esame per laurearsi in Medicina)...

Verso le 23 Silvia uscì dal lavoro a bordo della sua Fiat Brava, Aldo la seguì con la sua Panda per un chilometro, poi la tamponò, quindi speronò, finché Silvia si fermò. Allora Aldo scese dalla sua auto, le aprì la portiera della macchina e iniziò a colpirla più volte, al torace e al viso.

La trovarono con le mani appoggiate sul volante, la cintura di sicurezza ancora allacciata, il viso sfigurato e il cuore spaccato da una coltellata. Quel cuore che aveva offerto amore ad Aldo ma che ha trovato solo violenza e ferocia.

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Morte altrettanto terribile quella della povera Stella Katia Palermo, 25 anni di Leca (SV), fidanzata con un uomo violento: Fabio D'Errico, 32 anni. Già in passato Fabio aveva manifestato atteggiamenti violenti e intimidatori nei confronti di Stella, tanto che era stato diffidato da parenti e amici della ragazza a starle lontano. Stella non l’aveva mai denunciato.

Il rapporto tra i due fidanzati era stato da sempre difficile a causa dell'immotivata, ossessiva ed esasperante gelosia di Fabio.

La sera del 4 luglio 2006, Stella era a casa con sua madre quando ricevette la visita di Fabio. Forse in presenza della madre si sentiva più sicura e non poteva prevedere quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Verso le 22 Stella ricevette un sms sul suo cellulare da parte di un amico e questo bastò a far scattare la furia omicida di Fabio.

Afferrò la ragazza e si chiuse in stanza da letto con lei, dove tentò dapprima di strangolarla con il filo per caricare il cellulare, non riuscendoci, la sgozzò con un taglierino. La madre, sentendo le urla della figlia, non riuscendo a entrare nella stanza in suo aiuto, uscì da una finestra laterale e la trovò in una pozza di sangue. Stella morì poco dopo.


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In nessuno di questi due casi è stata emessa la pena dell'ergastolo. In America vige ancora la pena di morte, io non la condivido, ma il carcere di Guantanamo per assassini di questo tipo sarebbe auspicabile.

http://escialloscoperto.blogspot.com

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